Studio Sarnacchiaro
Dura lex, sed lex

RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO PER RISARCIMENTO PRECARI CON ALMENO 36 MESI

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Lo studio legale dell’Avv.ta Giovanna Sarnacchiaro, visto il D.L. 131/2024 che ha modificato l’art. 36, comma 5, del D.lgs. 165/2001 a seguito di pronuncia sanzionatoria dell’Unione Europea per la violazione della Direttiva 1999/70/CE e accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, così prevede: ((Nella specifica ipotesi di danno conseguente all’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato, fatta salva la facoltà per il lavoratore di provare il maggior danno, il giudice stabilisce un’indennità nella misura compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto,avuto riguardo alla gravità della violazione anche in rapporto al numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti e alla durata complessiva del rapporto.))

Dalla lettura della norma sopra riportata, il personale precario (docenti e ata) che vantano plurimi contratti a termine con scadenza al 31/8 o al 30/06 e che sommando i vari contratti superino i 36 mesi di servizio (anche non continuativi) possono presentare ricorso al Giudice del Lavoro per ottenere un indennizzo che va da un minimo di 4 e un massimo di 24 mensilità.

Possono partecipare i docenti precari che hanno stipulato plurimi contratti a termine con cessazione al 31 agosto o al 30 giugno superiori a 36 mesi di servizio;

può partecipare anche il personale di ruolo che prima della stabilizzazione abbia maturato almeno 36 mesi di servizio con contratti al 31 agosto o al 30 giugno che cumulati superino i 36 mesi di servizio.

Il ricorso è gratuito e solo per coloro che superano la soglia di reddito del nucleo familiare convivente di € 38,514,03 relativa all’anno 2023 dovrà essere versato il contributo unificato di € 120,00 (tassa di iscrizione a ruolo). I docenti dovranno inviare una diffida al Ministero mediante pec o raccomandata postale utilizzando il modello predisposto dallo studio legale e poi inviarne copia con le ricevute di accettazione e di consegna (PEC) o ricevuta postale e cartolina di ricevimento (RACCOMANDATA) allo studio legale.

La documentazione necessaria per presentare ricorso può essere inviata al seguente indirizzo e-mail: info@avvocatogiovannasarnacchiaro.it e successivamente inviare la procura in originale allo studio legale.

La documentazione da allegare al ricorso è la seguente:

  1. Procura alle liti;
  2. Documento e codice fiscale;
  3. Autocertificazione reddituale (per coloro che non superano la soglia di reddito);
  4. Copia dei contratti al 30/6 o al 31/08;
  5. Stato matricolare o certificato di servizio;
  6. Tabella dei servizi prestati;
  7. Scheda anagrafica;
  8. Contratto a tempo indeterminato (per il personale immesso in ruolo);
  9. Buste paga riferite ai contratti a tempo determinato (almeno una per anno se disponibile);
  10. Copia bonifico del contributo unificato per coloro che superano il reddito.

Il bonifico per il versamento del contributo unificato può essere versato al seguente IBAN: IT95B0200840023000107013549 nella causale specificare: Tassa ricorso 36 mesi.

SCARICA QUI LA MODULISTICA

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